Pitiriasi rosea di Gibert: cause e cure di una dermatosi frequente

La pitiriasi rosea è una malattia della pelle benigna ed è tra le più comuni. Le cause di questa dermatosi non sono conosciute, ma è possibile siano di natura virale.
Come riconoscere la pitiriasi rosea di Gibert
Questa tipologia di dermatite si manifesta inizialmente con una macchia madre rossastra (definita anche medaglione di Gibert): è tonda e larga da uno a 3 centimetri di diametro. Dai contorni abbastanza definiti e con superficie che tende a desquamarsi, la macula si presenta più scura al centro e di un rosa tenue verso il perimetro. Le macchie satellite (macchie figlie) compaiono dopo alcuni giorni, sono più piccole e si diffondono attorno alla macchia madre. È possibile che la pitiriasi rosea di Gibert si manifesti con una sola macchia.
Sono pochi i soggetti a cui compare anche il prurito nella zona (il 25%). La maggior parte dei pazienti non hanno alcun sintomo.
Se dovessi notare la comparsa di una macchia con caratteristiche simile, non esitare: contatta i dermatologi IDE!
Chi ne soffre?
La pitiriasi rosea di Gibert colpisce maggiormente persone tra i 10 e i 40 anni, uomini e donne.
Studi clinici hanno evidenziato che l’incidenza di questa dermatosi è più rilevante nella stagione primaverile e in quella autunnale. Le forme recidive della pitiriasi rosea sono poco frequenti.
Dove si manifesta?
La zona più soggetta alla pitiriasi rosea di Gibert è il tronco, con meno frequenza si presenta sulle braccia e sul cuoio capelluto. In rari casi è possibile compaia su gambe, genitali e viso.
I dermatologi specialisti dell’Istituto Dermatologico Europeo di Milano raccomandano ai soggetti affetti di sottoporsi a una visita controllo, per identificare la patologia e il comportamento adeguato da tenere per una pronta guarigione.
È da sottolineare che la pitiriasi rosea non è contagiosa.
Pitiriasi rosea di Gibert: le cause possibili
Una probabile causa di questa forma di dermatite è attribuita a due ceppi dell’Herpes Virus (HHV6 e HHV7), responsabili della sesta malattia che può comparire nell’età infantile. È possibile, infatti, che questi virus si riattivino nell’arco della vita a causa di un abbassamento delle difese immunitarie.
Le forme atipiche della pitiriasi rosea
– Gigante: si forma su cuoio capelluto, genitali, unghie o mucosa orale.
– Invertita (o inversa): è tipica nelle persone con pelle scura od olivastra e si diffonde in zone diverse dal tronco, come arti e volto.
– Circinata e marginata di Vidal: le macchie hanno dimensioni più ampie e questa forma di pitiriasi tende a durare più mesi.
– Vescicolare: frequente in chi ha la pelle nera, tra giovani e giovanissimi.
– Urticata: in questo caso la pitiriasi rosea è accompagnata da orticaria.
Quali sono i rimedi?
Non ci sono farmaci per trattare le macchie, che regrediscono spontaneamente dopo circa due o tre mesi, ma per l’eventuale prurito sì. Dopo una valutazione, i dermatologi consigliano la terapia adeguata alla patologia e al paziente tra:
- creme emollienti e idratanti o cortisoniche
- antistaminici
- fototerapia UVB (in rari casi) che vede l’esposizione controllata ai raggi ultravioletti.
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