Skip to main content
Prenotazioni & info: 02.5492511info@ide.it

Acidi esfolianti: AHA, BHA, PHA… guida all’uso corretto



Gli acidi esfolianti sono tra gli attivi più efficaci e versatili nella skincare moderna. Utilizzati in formulazioni cosmetiche e dermatologiche, offrono benefici visibili su grana della pelle, macchie, rughe, punti neri e imperfezioni.

Tuttavia, vanno usati con criterio: dosaggio, frequenza e tipo di pelle fanno la differenza tra un trattamento efficace e una pelle irritata.

In questa guida completa vedremo cosa sono gli acidi esfolianti, le differenze tra AHA, BHA e PHA, e come integrarli correttamente nella routine quotidiana, anche in caso di pelle sensibile o reattiva.


Cosa sono gli acidi esfolianti

Gli acidi esfolianti sono molecole in grado di rimuovere le cellule morte dallo strato superficiale della pelle. Possono agire:

  • Chimicamente, rompendo i legami tra le cellule cornee (esfoliazione chimica)
  • Fisicamente, se combinati con supporti abrasivi (scrub chimico-fisico)

Rispetto allo scrub meccanico tradizionale, gli acidi:

  • Sono più uniformi e controllabili
  • Stimolano il turnover cellulare
  • Possono penetrare in profondità
  • Hanno azione illuminante, levigante, purificante e anti-age

Le famiglie principali: AHA, BHA e PHA

Gli acidi esfolianti si dividono in tre grandi famiglie, ciascuna con caratteristiche, meccanismi d’azione e indicazioni diverse. Conoscere le differenze è fondamentale per scegliere il prodotto più adatto al proprio tipo di pelle e agli obiettivi della propria skincare routine. Ecco un approfondimento su AHA, BHA e PHA.

1. AHA (Alfa-idrossiacidi)

Idrosolubili, agiscono in superficie. Derivano da zuccheri, frutta o latte.

Esempi comuni:

  • Acido glicolico (canna da zucchero)
  • Acido lattico (latte fermentato)
  • Acido mandelico (mandorle amare)
  • Acido citrico (agrumi)

Proprietà:

  • Levigano e uniformano la pelle
  • Stimolano collagene ed elastina
  • Riducono macchie, rughe e pori dilatati

Indicati per:

  • Pelle secca, spenta, ispessita
  • Discromie e segni dell’età

Note:

  • Possono pizzicare le pelli sensibili
  • Necessaria protezione solare quotidiana

2. BHA (Beta-idrossiacidi)

Lipofili, penetrano nei pori e agiscono in profondità. Il più noto è l’acido salicilico.

Proprietà:

  • Esfoliano in profondità, rimuovendo sebo e impurità
  • Antinfiammatori e cheratolitici
  • Ideali per pelle grassa e a tendenza acneica

Indicati per:

Note:

  • Più tollerabili rispetto agli AHA per pelle sensibile
  • In gravidanza sono sconsigliati in alte concentrazioni

3. PHA (Poli-idrossiacidi)

Di nuova generazione, hanno molecole più grandi e agiscono più superficialmente.

Esempi: gluconolattone, acido lattobionico.

Proprietà:

  • Esfoliano delicatamente
  • Idratano e rinforzano la barriera cutanea
  • Antiossidanti

Indicati per:

Note:

  • Più lenti nei risultati, ma molto sicuri
  • Ottimi in associazione con retinoidi o vitamina C

Come scegliere l’acido giusto in base al tipo di pelle

La scelta dell’acido esfoliante deve sempre tenere conto del tipo di pelle, della sua sensibilità e degli obiettivi della routine. Di seguito una guida pratica per orientarsi.

  1. Pelle secca e spenta: le pelli secche traggono grande beneficio da acidi esfolianti idratanti e rigeneranti. Gli AHA, come acido glicolico e acido lattico, sono ideali per stimolare il rinnovamento cellulare e migliorare la luminosità, senza aggredire.
    • Inizia con una concentrazione bassa (1–5%) per 2–3 volte a settimana.
    • L’acido lattico è particolarmente indicato per la sua azione umettante.
    • Dopo l’esfoliazione, è fondamentale applicare una crema idratante ricca, contenente ingredienti come ceramidi, acido ialuronico o pantenolo.
    • Evita l’uso di acidi in giornate di vento o freddo intenso, che potrebbero aumentare la secchezza.
  2. Pelle grassa e a tendenza acneica: per chi soffre di pelle oleosa, pori dilatati e comedoni, i BHA sono la scelta d’elezione. In particolare, l’acido salicilico (1–2%) penetra nei pori, scioglie il sebo in eccesso e ha azione antinfiammatoria.
    • Può essere usato anche quotidianamente, se ben tollerato.
    • Scegli formule in gel, lozione o tonico, leggere e non comedogeniche.
    • In presenza di brufoli attivi o pelle infiammata, evitare altri attivi forti in combinazione (es. retinolo o perossido di benzoile nella stessa routine).
    • Dopo l’applicazione, usare sempre un idratante riequilibrante per mantenere la barriera cutanea.
  3. Pelle sensibile: la pelle sensibile necessita di attivi estremamente delicati. I PHA, come il gluconolattone o l’acido lattobionico, sono ideali per una esfoliazione blanda, idratante e antiossidante.
    • Inizia con una o due applicazioni a settimana.
    • Valuta l’uso di AHA a molecola grande, come l’acido mandelico, se i PHA risultano troppo blandi.
    • Fai sempre un patch test prima dell’uso.
    • Evita scrub meccanici e cosmetici con alcol o profumo in combinazione.
    • Prediligi una routine semplificata: detergente delicato, acido leggero, crema barriera.
  4. Pelle matura: le pelli mature beneficiano di una combinazione sinergica tra acidi che stimolano il rinnovamento e quelli che offrono idratazione e protezione antiossidante.
    • Un mix di AHA (come glicolico e lattico) aiuta a ridurre le linee sottili e a migliorare la texture.
    • L’aggiunta di PHA mitiga eventuali irritazioni e apporta idratazione profonda.
    • Frequenza ideale: 2–4 volte a settimana, alternando le famiglie di acidi.
    • Integrare la routine con antiossidanti (come vitamina C) e retinoidi nei giorni in cui non si esfolia.

Ricorda: qualsiasi sia il tuo tipo di pelle, la protezione solare quotidiana è fondamentale quando si usano acidi esfolianti. Senza SPF, il rischio di irritazioni, discromie o danni da raggi UV aumenta notevolmente.


Errori da evitare nell’uso degli acidi esfolianti

  • Usarli tutti i giorni da subito: iniziare gradualmente (1–2 volte/settimana)
  • Non usare SPF: molti acidi aumentano la fotosensibilità
  • Sovrapporre troppi attivi: evitare mix con retinolo, perossido di benzoile, vitamina C acida
  • Usarli sulla pelle irritata o lesionata
  • Ignorare l’INCI: leggere le concentrazioni e il pH

Come integrare gli acidi esfolianti nella routine quotidiana

L’inserimento degli acidi esfolianti nella propria skincare deve seguire una logica precisa per essere efficace e sicuro. Il momento ideale per applicarli è la sera, quando la pelle è lontana dall’esposizione ai raggi UV e più predisposta al rinnovamento.

  • Routine serale consigliata
    • Detergente delicato: scegli un detergente non schiumogeno, con pH fisiologico, privo di alcol e profumazioni. Questo passo rimuove impurità superficiali senza alterare la barriera cutanea.
    • Tonico (senza alcol): facoltativo, ma utile per riequilibrare il pH e preparare la pelle all’assorbimento degli attivi. Preferire formule lenitive con acqua termale o estratti calmanti.
    • Acido esfoliante: applica l’acido in formato siero, tonico o gel, su pelle perfettamente asciutta. Usa una quantità moderata, evitando contorno occhi e labbra. Inizia con 1–2 volte a settimana e aumenta la frequenza gradualmente se la pelle tollera bene.
    • Crema idratante o barriera: fondamentale per sigillare l’idratazione e calmare la pelle dopo l’azione degli acidi. Scegli creme con ceramidi, acido ialuronico, pantenolo o ingredienti riparatori come l’avena colloidale.
  • Routine mattutina consigliata: la mattina deve essere dedicata alla protezione e alla idratazione.
    • Detersione delicata, meglio se con acqua micellare o gel blando.
    • Crema idratante leggera, adatta al proprio tipo di pelle.
    • SPF 50+: protezione solare ad ampio spettro da applicare ogni giorno, anche se non si esce di casa. L’uso degli acidi aumenta la fotosensibilità della pelle, rendendo questo step imprescindibile.
  • Frequenza d’uso consigliata
    • AHA e PHA: iniziare con 2–3 volte a settimana. Se la pelle lo tollera bene, si può arrivare a uso alternato.
    • BHA: in pelli grasse o acneiche, può essere usato fino a 1 volta al giorno. Per pelli sensibili o miste, limitarsi a 2–4 volte a settimana.

Nota importante: non tutti gli acidi sono adatti all’uso quotidiano. Osserva sempre la reazione della pelle. In caso di rossore persistente, desquamazione o bruciore, sospendere l’uso per alcuni giorni e reintrodurre solo se la pelle si è riequilibrata.

Integrare gli acidi esfolianti nella routine non significa usare di più, ma usare meglio. La costanza, la gradualità e la protezione solare sono i tre pilastri per ottenere una pelle luminosa e sana senza danneggiarla.


Acidi esfolianti e trattamenti dermatologici

Chi segue terapie per acne, rosacea, dermatite seborroica o iperpigmentazioni, dovrebbe valutare l’uso degli acidi insieme al dermatologo esperto. Gli esfolianti chimici possono:

  • Potenziare l’efficacia di trattamenti topici
  • Aumentare la penetrazione cutanea (sia pro che contro)
  • Favorire la rigenerazione post peeling o laser

Ma se usati male, possono peggiorare l’infiammazione.


Gli acidi esfolianti possono essere usati insieme ad altri attivi?

Dipende dal tipo di acido e dal tipo di attivo:

Combinazioni sicure (con attenzione):

  • Acido salicilico + niacinamide
  • Acido lattico + acido ialuronico
  • Gluconolattone + retinoidi (a giorni alterni)

Combinazioni da evitare (nello stesso momento):

  • Acido glicolico + vitamina C (ascorbica pura)
  • Acidi forti + retinolo (rischio irritazione)
  • Esfolianti + scrub meccanici

Acidi esfolianti in estate: si possono usare?

Sì, ma con molta cautela. Preferire:

  • Basse concentrazioni
  • Applicazione solo serale
  • SPF alto ogni mattina
  • Evitare subito prima o dopo esposizione solare

I PHA e l’acido mandelico sono i più tollerabili in estate.


Gli acidi esfolianti sono uno strumento potente ma delicato. AHA, BHA e PHA offrono benefici diversi a seconda del tipo di pelle e delle esigenze.

Conoscere le differenze, evitare errori comuni e rispettare i tempi di adattamento è fondamentale per evitare danni e ottenere risultati visibili.

In caso di dubbi, irritazioni o pelle con patologie, è sempre consigliabile consultare un dermatologo esperto prima di iniziare un’esfoliazione chimica regolare.

Una pelle luminosa, levigata e sana è possibile: basta trattarla con rispetto e consapevolezza.