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Acne

L’acne è definita dal punto di vista medico come un’infiammazione cronica dell’apparato pilo-sebaceo che presenta manifestazioni variabili come: comedoni, pustole, papule, noduli, cisti, cicatrici.

Ha diverse varietà cliniche in relazione all’aspetto, al decorso, all’età di insorgenza e alla localizzazione.

L’acne è una patologia dermatologica molto frequente che può colpire entrambi i sessi, nella fascia di età compresa tra i 13 – 15 e i 25 – 30 anni.

E’ una manifestazione clinica che vede come fattore predisponente principale la seborrea, ovvero i problemi cutanei che si manifestano quando le ghiandole sebacee producono sebo in quantità e qualità diverse dal normale.

Questa iperattività ghiandolare, associata ad un aumento di spessore dello strato corneo – soprattutto in corrispondenza degli sbocchi ghiandolari – porta alla formazione del comedone (punto bianco), la lesione iniziale caratteristica dell’acne.

L’acne si manifesta prevalentemente nelle zone centrali del corpo: volto, collo, petto e dorso; in casi gravi compare anche su spalle, glutei e pube.

Acne giovanile e altre tipologie

La forma più frequente è l’acne giovanile che compare con l’insorgere della pubertà, ma si risolve spontaneamente intorno ai 25 anni.

L’acne può tuttavia comparire più tardivamente, recidivare e regredire anche dopo i 30 anni. Le zone più colpite sono il viso, il dorso e il torace.

Tra le altre forme di acne si possono elencare le seguenti:

  • acne infantum, cioè l’acne presente in neonati o bambini molto piccoli
  • acne indotta da cosmetici, prodotti chimici, oli minerali
  • acne nodulo cistica caratterizzata da lesioni cliniche più importanti e a rischio di esiti cicatriziali
  • acne conglobata in cui sono presenti lesioni profonde e ascessuali con compromissione dello stato generale del paziente, oltre che psicologico.

Quali sono le cause dell’acne?

Anche se le cause scatenanti non sono tuttora note, esistono molti fattori comprovati che influenzano la presenza o meno di acne e la sua evoluzione nei soggetti predisposti. Tra le cause riconosciute più comuni vi sono:

  • predisposizione genetica
  • aumento della produzione di androgeni
  • eccessiva secrezione di sebo
  • flora microbica

Si può curare l’acne?

A seconda del quadro clinico l’acne può essere trattata in senso medico stretto o dermocosmetologico o chirurgico, mediante peeling o terapia fotodinamica.

Per i casi più semplici può essere sufficiente l’uso di creme e saponi ad azione antibatterica e l’esposizione moderata ai raggi ultravioletti.

Nei casi più complessi, invece, può essere utile la somministrazione di antibiotici e retinoidi.

La guarigione è completa nelle forme più superficiali mentre, nei casi più gravi, possono rimanere esiti cicatriziali.

Come si cura l’acne?

Ecco i principali trattamenti con i  quali è possibile intervenire sull’acne:

  • Visita specialistica dermatologica
  • Visita specialistica dermocosmetologica
  • Visita specialistica chirurgica
  • Peeling
  • Chirurgia Acne: microincisioni, estrazione comedoni
  • Terapia Fotodinamica
  • Fotoablazione

Cura dermatologica e dermocosmetologica dell’acne

Il paziente con un’acne lieve o media può ottenere ottimi risultati anche con un semplice trattamento dermocosmetico professionale che miri a equilibrare la pelle, svolgendo le quattro azioni fondamentali:

  1. detergere per eliminare lo sporco depositato sulla pelle e asportare il sebo in eccesso
  2. esfoliare per asportare delicatamente gli strati superficiali del corneo
  3. regolare la produzione sebacea e disinfettare
  4. idratare e fotoproteggere.

Nei casi più seri di acne, con un certo grado di rischio di esiti cicatriziali, si può ricorrere alla terapia fotodinamica.

Questo approccio consiste nell’applicazione sulla pelle di una sostanza fotosensibilizzante affine solo alle cellule alterate, risparmiando quelle integre e sane. Sotto la stimolazione di particolari lunghezze d’onda luminosa, la sostanza provoca immediata distruzione del tessuto infiammatorio.

In casi estremamente gravi di acne, si può ricorrere anche ad una terapia chirurgica.

Anche quando ormai l’acne è spenta, è opportuno che il paziente (sempre con l’aiuto dello specialista) imposti un corretto programma di mantenimento.

Lo stato seborroico è, infatti, una condizione costituzionale, ovvero fa parte del nostro modo d’essere e può derivare anche da una certa predisposizione familiare.