Condizione del tessuto sottocutaneo, tipica del sesso femminile, in cui si ha un’ipertrofia, spesso a sviluppo nodulare, delle componenti connettivale e adiposa.
Tale condizione si localizza prevalentemente ai fianchi, alle natiche, alle cosce.
L’inizio della cellulite è determinato dalle alterazioni degli scambi tra i piccoli vasi venosi e i tessuti, con un enorme aumento della permeabilità delle pareti dei capillari, che determinano una eccessiva fuoriuscita di plasma e quindi un edema interstiziale sottocutaneo.
La formazione della cellulite è determinata da numerosi fattori causali: il più importante di essi è la predisposizione ereditaria genetico-costituzionale, che agisce su disfunzioni di natura ormonale, la secrezione ormonale femminile.
A volte possono associarsi situazioni di malfunzionamento della tiroide, delle ghiandole surrenali e del pancreas.
Fattori favorenti o aggravanti lo stato cellulitico sono: l’alimentazione (eccesso di grassi e zuccheri); il cattivo funzionamento del fegato (con difettoso metabolismo dei grassi); la stitichezza; i disturbi circolatori (come le varici agli arti inferiori e la stasi venosa-linfatica), l’eccessiva sedentarietà e gli indumenti particolarmente stretti.
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