Cheratosi
La cheratosi si presenta in generale come un ispessimento dello strato corneo di varia origine. Può essere di natura reattiva come conseguenza di uno stimolo cronico continuativo (callosità, grattamento da prurito cronico) o proliferativa (verruca, cheratosi seborroica, cheratosi solare).
Le tipologie di cheratosi conosciute sono due:
- Seborroica
- Solare o attinica
Vediamo nello specifico di cosa si tratta.
Cheratosi Seborroica
E’ una formazione benigna vegetante a superficie liscia o irregolare, di colorito variabile dal bruno al nerastro, a volte friabile.
Si manifesta in genere dopo i 50 anni al tronco e al volto. Ci può essere familiarità. Il trattamento consiste nella asportazione della lesione con tecnica chirurgica classica, trattamento laser o crioterapia.
Le metodiche di asportazione sono diverse a seconda delle dimensioni e della sede della lesione. Dal courettage per le lesioni molto piccole alla terapia fotodinamica (PDT), dal laser alla chirurgia classica quando necessita un riscontro istopatologico.
Cheratosi Attinica o Solare
La cheratosi solare è un’alterazione cutanea che si manifesta con chiazze tondeggianti di colore grigiastro e dalla superficie secca. Insorge prevalentemente in soggetti anziani o in coloro che sono esposti in modo continuativo e prolungato ai raggi solari.
Le aree interessate sono quelle scoperte: viso, braccia, tronco e cuoio capelluto per i soggetti calvi.
I trattamenti della cheratosi solare sono:
- l’asportazione chirurgica
- la crioterapia
- la diatermocoagulazione
- il trattamento laser
- la terapia fotodinamica
La cheratosi attinica è classificata come una precancerosi obbligata. Questo significa che se non viene trattata con il tempo degenera in forma tumorale maligna (carcinoma spinocellulare).
Il trattamento è del tutto simile a quello della cheratosi seborroica. Il paziente che manifesta una cheratosi attinica deve prudenzialmente sottoporsi a controlli periodici per essere tempestivi nell’intervento in caso di recidive.