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Fototerapia a Milano

in termini medici, la fototerapia è un approccio terapeutico che impiega la luce, in particolare la luce ultravioletta (UV) o lunghezze d’onda specifiche, per trattare una gamma di condizioni mediche.

Questa terapia mira a influenzare positivamente i processi biologici o cellulari nel corpo al fine di alleviare i sintomi o promuovere la guarigione di determinate patologie.

Nel campo dermatologico, la fototerapia è ampiamente utilizzata per affrontare disturbi della pelle come psoriasi, vitiligine, eczema e alcune forme di linfoma cutaneo.

Tuttavia, la fototerapia può essere applicata in diversi contesti medici, ad esempio, per trattare la bilirubinemia neonatale (ittero neonatale) e la dermatite atopica.

La fototerapia può essere realizzata mediante l’esposizione a diverse sorgenti luminose, tra cui:

  • la luce ultravioletta B (UVB),
  • la luce ultravioletta A (UVA)
  • o una combinazione di psoralene e luce ultravioletta A (PUVA).

La scelta della fonte luminosa è attentamente calibrata in base alla condizione medica specifica, alle caratteristiche del paziente e alla sua risposta individuale al trattamento.

Poiché la fototerapia richiede una supervisione medica specializzata, è essenziale monitorare attentamente l’esposizione alla luce ultravioletta o a specifiche lunghezze d’onda al fine di garantire risultati sicuri ed efficaci.

In genere, la fototerapia richiede diverse sessioni programmate nel tempo per massimizzare i benefici terapeutici.

Perché si utilizza la fototerapia sulla pelle?

La pelle è l’organo più esteso del corpo umano e, allo stesso modo, quello più accessibile dall’esterno.

La luce solare, con o senza l’ausilio di sostanze fotosensibilizzanti, è stata impiegata fin dall’antichità per la cura di alcune malattie della pelle.

Tra i diversi tipi di radiazioni elettromagnetiche emesse dal sole, i raggi ultravioletti (UV), che non penetrano più in profondità del derma, esercitano sulla pelle importanti azioni biologiche, prime tra tutte quelle antiproliferative e immunomodulanti.

La fototerapia è una metodica terapeutica basata sull’impiego di apparecchiature in grado di riprodurre artificialmente i raggi ultravioletti e simulare in tal modo l’azione benefica del sole.

La fototerapia medicale è uno dei trattamenti terapeutici offerti ai pazienti affetti da dermatiti croniche e che rispondono positivamente a questo tipo di trattamento.

La fototerapia utilizza i RUV (raggi ultravioletti) di tipo B  a banda stretta, più efficaci, ma che richiedono il controllo di uno specialista per la corretta esecuzione del programma di terapia.


La Fototerapia Dermatologica del Centro IDE Milano

La Fototerapia Dermatologica della Clinica IDE di Milano rappresenta un trattamento medico avanzato che sfrutta la luce ultravioletta (UV) o altre fonti luminose specifiche per affrontare vari disturbi della pelle.

Questa forma di terapia è condotta sotto la guida di un dermatologo o di altri specialisti della pelle ed è utilizzata per diverse finalità.

La fototerapia può essere somministrata in diversi modi, tra cui:

  • UVB a Banda Stretta (NB-UVB): Questo trattamento impiega la luce ultravioletta B in una gamma specifica di lunghezze d’onda ed è ampiamente utilizzato per il trattamento della psoriasi.
  • PUVA (Psoralene e UVA): Questo metodo combina l’uso di psoralene, un farmaco fotosensibilizzante, con l’esposizione alla luce ultravioletta A (UVA). È una scelta comune per una serie di condizioni cutanee.
  • Luce Ultravioletta A (UVA) o UVB a Banda Larga: Queste modalità terapeutiche possono essere utilizzate in base alle specifiche esigenze del paziente.

Nello specifico i metodi della Luce fototerapica

È fondamentale sottolineare che la fototerapia dermatologica richiede una supervisione medica attenta e il trattamento deve essere personalizzato per adattarsi alle condizioni e alle esigenze del paziente.

Per questo presso la clinica di fototerapia IDE, vengono utilizzati METODI e TECNOLOGIE LUMINOSE DIVERSIFICATE nel settore dermatologico, in base al disturbo o alla patologia da trattare.

Prima di avviare la terapia, è essenziale consultare un dermatologo o un medico specializzato, che valuterà attentamente il paziente e lo guiderà attraverso il processo, spiegando i rischi e i benefici specifici.

Inoltre, la fototerapia potrebbe richiedere una serie di sessioni distanziate nel tempo per ottenere risultati ottimali.

Ecco spiegate nel dettaglio qui sotto le varie Bande fototerapiche utilizzabili.


Fototerapia con UVB a Banda Stretta (NB-UVB)

La fototerapia con UVB a Banda Stretta (NB-UVB) è una forma di trattamento fototerapico altamente specializzata che utilizza una particolare gamma di luce ultravioletta B (UVB) per gestire diverse condizioni dermatologiche.

Questo approccio terapeutico è ampiamente riconosciuto per la sua efficacia, soprattutto nel trattamento della psoriasi, ma è altrettanto utile per una serie di altre condizioni della pelle.

Ecco alcuni punti chiave sulla fototerapia con NB-UVB:

  1. Applicazioni Cliniche: La fototerapia con NB-UVB è utilizzata principalmente per il trattamento della psoriasi, una condizione cutanea cronica caratterizzata da chiazze rosse e squamose. Tuttavia, è stata dimostrata efficace anche per altre condizioni dermatologiche, come la vitiligine, un disturbo che provoca la perdita di pigmentazione cutanea, e l’eczema (dermatite atopica).
  2. Meccanismo d’Azione: La luce UVB a Banda Stretta penetra nello strato superiore della pelle, agendo sulle cellule della pelle coinvolte nella crescita eccessiva osservata in condizioni come la psoriasi. Questo trattamento rallenta la proliferazione delle cellule cutanee, riduce l’infiammazione e allevia il prurito associato a queste condizioni.
  3. Procedure: Durante una sessione di fototerapia con NB-UVB, il paziente viene esposto a una lampada appositamente progettata per emettere luce UVB a Banda Stretta. La quantità di luce somministrata è attentamente calibrata in base al tipo di pelle del paziente e alla gravità della condizione. I trattamenti sono generalmente pianificati due o tre volte a settimana.
  4. Efficacia: Questa forma di fototerapia è ampiamente riconosciuta per la sua efficacia nel ridurre i sintomi della psoriasi e di altre condizioni cutanee. Tuttavia, la risposta al trattamento può variare da persona a persona, e il numero di sessioni necessario può differire.
  5. Effetti Collaterali: Benché la fototerapia con NB-UVB sia generalmente sicura, è possibile che il paziente sviluppi eritema (rossore cutaneo) e secchezza della pelle. È fondamentale seguire scrupolosamente le istruzioni del medico durante il trattamento e proteggere gli occhi, poiché l’esposizione diretta alla luce UVB potrebbe danneggiare la vista.
  6. Consulto Medico: Prima di iniziare la fototerapia con UVB a Banda Stretta, è essenziale che il paziente consulte un dermatologo o uno specialista esperto. Questo professionista condurrà una valutazione completa della condizione del paziente, stabilirà un piano di trattamento personalizzato e fornirà le informazioni necessarie per garantire l’efficacia e la sicurezza del trattamento.

La fototerapia UVB a banda stretta (290-320 nm) è ormai ampiamente utilizzata ed è la fototerapia più indicata per la psoriasi lieve e moderata, nelle forme di psoriasi eruttiva guttata e in quelle in placche.

Nella vitiligine l’efficacia della fototerapia UVB a banda stretta è ampiamente dimostrata da numerosi studi.

La fototerapia UVB a banda stretta rappresenta il trattamento fototerapico di prima scelta nella dermatite atopica e nella micosi fungoide (linfoma cutaneo a cellule T) in fase iniziale.

Poiché non necessita dell’assunzione di farmaci, la fototerapia UVB a banda stretta è particolarmente vantaggiosa per i bambini, durante la gravidanza e per quei pazienti ai quali alcuni trattamenti sistemici potrebbero essere controindicati.

La fototerapia con NB-UVB rappresenta un approccio terapeutico altamente specializzato che può portare notevoli miglioramenti nella qualità della vita dei pazienti affetti da condizioni cutanee croniche.


Fototerapia con PUVA (Psoralene e UVA)

La fototerapia con PUVA (Psoralene e UVA) è una forma di terapia medica che combina l’uso di psoralene, una sostanza fotosensibilizzante, con l’esposizione a luce ultravioletta A (UVA).

Questa terapia è ampiamente impiegata per trattare una gamma diversificata di condizioni dermatologiche ed è particolarmente efficace in determinate situazioni.

Ecco alcuni punti chiave sulla fototerapia con PUVA:

  1. Applicazioni Cliniche: La fototerapia con PUVA è ampiamente utilizzata per il trattamento della psoriasi, una malattia cutanea cronica che causa chiazze infiammate e squamose sulla pelle. Tuttavia, il suo utilizzo va oltre la psoriasi ed è efficace anche in altre condizioni cutanee, come la vitiligine (che causa la perdita di pigmento cutaneo), il linfoma cutaneo, la dermatite atopica, il prurito cronico e il lichen planus.
  2. Meccanismo d’Azione: Il trattamento inizia con l’assunzione di psoralene, che può essere somministrato per via orale o topica. Il psoralene rende la pelle più sensibile alla luce UVA. Successivamente, il paziente è sottoposto a sessioni di esposizione controllate alla luce UVA in un ambiente medico supervisionato. L’UVA penetra più profondamente nella pelle rispetto all’UVB, modificando i processi cellulari e immunitari, riducendo l’infiammazione e controllando la crescita eccessiva delle cellule cutanee.
  3. Procedure: Le sessioni di fototerapia con PUVA sono programmate regolarmente e la durata dell’esposizione alla luce UVA e la dose di psoralene sono attentamente calibrate in base al tipo di pelle del paziente, alla gravità della condizione e al protocollo specifico. Questo trattamento viene somministrato in un ambiente medico, richiedendo la supervisione diretta di un dermatologo o di un medico specializzato.
  4. Efficacia: La fototerapia con PUVA è conosciuta per la sua efficacia nel trattamento della psoriasi e della vitiligine, specialmente in situazioni in cui altri trattamenti potrebbero non dare risultati soddisfacenti. Tuttavia, va notato che la risposta individuale può variare.
  5. Effetti Collaterali: Gli effetti collaterali possono comprendere eritema (rossore cutaneo), secchezza cutanea, prurito e, a lungo termine, un potenziale aumento del rischio di danni cutanei e invecchiamento precoce dovuto all’esposizione ai raggi UV. Dopo il trattamento con PUVA, è importante proteggere la pelle dai raggi solari, poiché la sensibilità alla luce potrebbe persistere.
  6. Consulto Medico: Prima di intraprendere la fototerapia con PUVA, è essenziale che il paziente si sottoponga a una valutazione approfondita da parte di un dermatologo o di un medico specializzato. Questo professionista determinerà l’opportunità della terapia in base alla condizione del paziente e fornirà orientamenti chiari sul trattamento.

La fototerapia con PUVA è una forma terapeutica potente per numerose condizioni cutanee, ma il suo utilizzo richiede una gestione medica scrupolosa, con particolare attenzione agli effetti collaterali e ai potenziali rischi.

L’efficacia e la sicurezza del trattamento possono variare a seconda delle caratteristiche del paziente e della specifica patologia.


Fototerapia con Luce Ultravioletta A (UVA) o UVB a Banda Larga

La fototerapia con luce ultravioletta A (UVA) o UVB a banda larga rappresenta un trattamento medico che si basa sull’uso di specifiche lunghezze d’onda di luce ultravioletta per affrontare una vasta gamma di condizioni dermatologiche e mediche.

Questi due tipi di fototerapia si distinguono per le lunghezze d’onda della luce utilizzate, ognuna con meccanismi d’azione leggermente diversi.

Ecco alcuni dettagli chiave sulla fototerapia con luce ultravioletta A (UVA) o UVB a banda larga:

  1. Applicazioni Cliniche: La fototerapia con luce ultravioletta è ampiamente impiegata per trattare una serie di condizioni della pelle, tra cui la psoriasi, una malattia cronica caratterizzata da placche cutanee ispessite e infiammate. Altre condizioni che possono beneficiare da questo tipo di terapia includono la vitiligine, la dermatite atopica (eczema), il lichen planus, il linfoma cutaneo e il prurito cronico. La scelta tra UVA e UVB a banda larga viene fatta in base alle specifiche esigenze del paziente e alle caratteristiche della condizione.
  2. Meccanismo d’Azione: L’UVB agisce principalmente sulla superficie della pelle, rallentando la crescita eccessiva delle cellule cutanee e riducendo l’infiammazione. L’UVA, invece, penetra più in profondità, influenzando la produzione di melanina o regolando processi immunitari che sono rilevanti per alcune condizioni cutanee.
  3. Procedure: Durante una sessione di fototerapia, il paziente è esposto a una lampada specifica che emette l’UVA o l’UVB. La durata e l’intensità dell’esposizione sono regolate con attenzione in base al tipo di pelle del paziente, alla gravità della condizione e alle linee guida del trattamento. Queste sessioni richiedono la supervisione di un dermatologo o di un professionista medico specializzato.
  4. Efficacia: La fototerapia con luce ultravioletta è nota per la sua efficacia nel trattare i sintomi di numerose condizioni cutanee, in particolare la psoriasi e nella cura della vitiligine. Tuttavia, la risposta individuale può variare e il trattamento può richiedere molte sessioni.
  5. Effetti Collaterali: Gli effetti collaterali possono includere eritema (rossore cutaneo), secchezza cutanea e, a lungo termine, il possibile aumento del rischio di danni cutanei e invecchiamento precoce dovuti all’esposizione alla luce UV. È fondamentale seguire le indicazioni del medico per proteggere la pelle e gli occhi durante e dopo il trattamento.
  6. Consulto Medico IDE: Prima di intraprendere qualsiasi forma di fototerapia, è fondamentale che il paziente riceva una valutazione approfondita da un dermatologo o un medico specializzato per determinare la terapia più appropriata e per pianificare il trattamento in base alle esigenze specifiche.

La fototerapia con luce ultravioletta A (UVA) o UVB a banda larga rappresenta un’opzione terapeutica preziosa per una vasta gamma di condizioni cutanee e mediche.

Ad ogni modo per garantire risultati ottimali e minimizzare i rischi, è necessaria una stretta supervisione medica e l’aderenza alle linee guida del trattamento.


Quali patologie si possono curare con la Fototerapia?

Le patologie che possono essere affrontate e controllate con la fototerapia sono numerose, vediamo le principali:

  • La dermatite atopica e l’eczema atopico: questa dermatite, sempre più frequente nella realtà odierna, ha un andamento cronico con fasi di riacutizzazione che possono provocare un grave disagio di natura personale o relazionale. Un corretto programma di cicli terapeutici e di mantenimento consente un buon controllo della malattia.
  • Vitiligine: La vitiligine è una condizione caratterizzata dalla perdita di pigmento nella pelle, che porta alla comparsa di chiazze bianche. La terapia PUVA, che combina psoralene con esposizione all’UVA, è un approccio collaudato per ristabilire la pigmentazione cutanea nelle aree colpite.
  • Psoriasi: quando parliamo di psoriasi, facciamo riferimento ad una dermatite cronica, con aspetti talvolta gravi e invalidanti, che colpisce circa il 5% della popolazione mondiale. In casi particolarmente complessi, la psoriasi può essere affrontata anche con la PUVA, terapia che consiste nell’associazione di RUV-A con l’assunzione di una sostanza fotosensibilizzante (psoralene). La fototerapia è uno dei trattamenti di prima linea per la psoriasi, una condizione che colpisce milioni di persone in tutto il mondo. La luce UVB a banda stretta è spesso preferita, poiché ha dimostrato di ridurre efficacemente l’infiammazione e il prurito associati alle placche psoriasiche.
  • L’eczema cronico anche grave: per controllare il prurito e l’infiltrazione cutanea, può essere curata anche mediante i RUV-A associati agli psoraleni; questa condizione infiammatoria della pelle può causare intensi pruriti e disagio. La fototerapia può ridurre l’infiammazione e alleviare il prurito in pazienti con dermatite atopica ed eczema.
  • La micosi fungoide : è un tumore cutaneo che può essere trattato con RUV-A, sempre con assunzione di psoraleni. La micosi fungoide è un raro tipo di linfoma cutaneo. La fototerapia, spesso utilizzata con luce ultravioletta B (UVB) o PUVA, può contribuire a controllare la crescita delle cellule tumorali nella pelle.
  • L’acne: dermatite infiammatoria tipica dell’età giovanile che può essere controllata molto bene anche mediante corretti cicli di fototerapia.
  • Altre Condizioni Dermatologiche: Oltre alle condizioni sopra menzionate, la fototerapia può essere applicata con successo a una varietà di problemi cutanei, tra cui orticaria cronica, prurito cronico, lichen planus e altre malattie della pelle (vedi Patologie).

Trattamenti Fototerapici Esistenti

I trattamenti fototerapici rappresentano una serie di terapie mediche che sfruttano l’energia luminosa, in particolare la luce ultravioletta (UV), per affrontare una vasta gamma di condizioni mediche.

Sebbene abbiano applicazioni in diverse specialità mediche, sono particolarmente rilevanti in dermatologia per il trattamento di disturbi della pelle.

Prima di procedere con qualsiasi trattamento di tipo fototerapico è indispensabile eseguire sul paziente una visita specialistica dermatologica per stabilire in base alle caratteristiche del quadro clinico, il numero di sedute e i dosaggi terapeutici adeguati.

Ecco una panoramica più dettagliata di tutti i trattamenti fototerapici esistenti (n.b: non tutti gli strumenti qui menzionati sono presenti presso IDE Milano)

  1. Fototerapia UVB (Ultravioletto B): Questo trattamento coinvolge l’esposizione del paziente a luce UVB, che può essere a banda stretta o a banda larga. È un approccio ampiamente impiegato per condizioni come la psoriasi, l’eczema, il prurito cronico e la vitiligine.
  2. Fototerapia UVA (Ultravioletto A): Questa variante di fototerapia comporta l’esposizione del paziente alla luce UVA. Spesso, è utilizzata in combinazione con l’assunzione di psoralene, una sostanza fotosensibilizzante, creando così il trattamento PUVA. Questo approccio è efficace per condizioni come la psoriasi, la vitiligine e altre patologie cutanee.
  3. Fototerapia con UVA1: Questa modalità di fototerapia sfrutta specifiche lunghezze d’onda di luce UVA1 per trattare condizioni cutanee come la dermatite atopica e il lupus eritematoso cutaneo.
  4. Fototerapia con luce blu: La luce blu, sia a banda stretta che a banda larga, è utilizzata per affrontare diverse condizioni cutanee, tra cui l’acne, il prurito cronico e il lichen planus.
  5. Fototerapia con luce rossa o infrarossa: Queste terapie sfruttano la luce rossa o infrarossa per favorire la guarigione delle ferite, ridurre l’infiammazione e trattare condizioni come il melasma.
  6. Fototerapia a banda stretta o a banda larga: Questi trattamenti impiegano l’uso di luce UVB o UVA a banda stretta o a banda larga per affrontare condizioni cutanee come la psoriasi, la vitiligine e il linfoma cutaneo.
  7. Fototerapia con luce LED (Diodi Elettrroluminescenti): La luce LED è utilizzata in trattamenti di bellezza, tra cui la fototerapia anti-invecchiamento e il trattamento dell’acne.
  8. Fototerapia per la bilirubinemia neonatale: Questo trattamento è impiegato per ridurre i livelli di bilirubina nel sangue dei neonati affetti da ittero neonatale, riducendo il rischio di danni cerebrali.

Ogni forma di trattamento fototerapico richiede un’accurata valutazione del paziente da parte di un medico specializzato, come un dermatologo, e la regolazione attenta delle dosi di luce per garantire risultati sicuri ed efficaci.

Inoltre, è importante tenere presente che la fototerapia può comportare effetti collaterali, come eritema (rossore cutaneo) o secchezza della pelle, pertanto è essenziale seguire le indicazioni del medico e adottare misure protettive per la pelle durante e dopo il trattamento.


Come si svolge il trattamento fototerapico presso la clinica IDE a Milano?

Prima di cominciare la fototerapia il dermatologo indaga eventuali altre patologie associate alla malattia dermatologica e l’eventuale assunzione o applicazione di altri farmaci; possono venire prescritti altri esami per rilevare eventuali controindicazioni al trattamento.

Nel corso della visita dermatologica lo specialista valuta l’anamnesi di neoplasie cutanee, il fototipo del paziente, il tipo, la sede anatomica e l’estensione delle lesioni cutanee in atto e prescrive il trattamento più adatto.

Possono venire utilizzati diversi dispositivi per l’emissione dei raggi UV, ciascuno più adeguato all’area da trattare.

Il trattamento prevede 2-3 sedute a settimana, in giorni non consecutivi; la loro frequenza può essere progressivamente ridotta dopo l’ottenimento della remissione.

La durata della terapia può variare in base al tipo di patologia e alla sua gravità; si possono effettuare più cicli all’anno in base al fototipo del paziente e alla gravità della malattia.

Nel corso del trattamento il paziente è periodicamente valutato dal dermatologo, che può modificare il protocollo terapeutico in base alla risposta individuale del paziente.

Tuttavia, il trattamento richiede una supervisione medica attenta per assicurare risultati ottimali e minimizzare i potenziali rischi.


Prognosi dei trattamenti fototerapici cutanei di IDE

La prognosi dei trattamenti fototerapici cutanei è variegata e dipende da diversi fattori, tra cui il tipo di condizione cutanea trattata, la sua gravità, la risposta individuale del paziente e l’efficacia del trattamento.

In generale questi trattamenti hanno dimostrato di essere efficaci nel controllare i sintomi di numerose condizioni dermatologiche, ma è importante comprendere che la prognosi può variare significativamente da un paziente all’altro.

Ecco alcune delle risposte più comuni di patologie cutanee trattabili attraverso la fototerapia:

  • Psoriasi: La fototerapia UVB, inclusa la fototerapia con NB-UVB (UVB a banda stretta) e la fototerapia con PUVA (Psoralene e UVA), è un trattamento comune per la psoriasi. La prognosi è spesso positiva, con molte persone che sperimentano una notevole riduzione dei sintomi e periodi di remissione. Tuttavia, la psoriasi è una malattia cronica che richiede spesso trattamenti periodici per gestire i sintomi nel corso della vita.
  • Vitiligine: La fototerapia PUVA e altri trattamenti fototerapici possono contribuire a ripristinare la pigmentazione cutanea nei pazienti affetti da vitiligine. La prognosi può variare notevolmente; in alcuni casi, il ripristino della pigmentazione è significativo, mentre in altri potrebbe non esserci una risposta completa.
  • Dermatite Atopica (Eczema): La fototerapia può essere efficace nel trattamento della dermatite atopica, specialmente nei casi gravi o resistenti ad altri trattamenti. La prognosi è generalmente positiva, con un miglioramento dei sintomi e una riduzione dell’infiammazione.
  • Lichen Planus: La fototerapia è una delle opzioni di trattamento disponibili per il lichen planus. La prognosi può variare a seconda della gravità della condizione e della risposta individuale del paziente. In alcuni casi, il trattamento può portare a un notevole miglioramento.
  • Linfoma Cutaneo: La fototerapia può essere parte del trattamento per alcune forme di linfoma cutaneo. La prognosi dipende dal tipo specifico di linfoma e dallo stadio al momento della diagnosi.
  • Prurito Cronico: La fototerapia può fornire sollievo dai sintomi del prurito cronico in alcuni pazienti. La prognosi dipenderà dalla causa sottostante del prurito e dalla risposta al trattamento.

È importante capire che la fototerapia richiede una supervisione medica scrupolosa, e i pazienti dovrebbero seguire attentamente le indicazioni del medico per garantire risultati ottimali e minimizzare gli effetti collaterali.

La prognosi può essere influenzata da vari fattori, tra cui la durata del trattamento, la frequenza delle sessioni e la costanza nell’aderire al piano di trattamento.

Infine, poiché la fototerapia coinvolge l’esposizione ai raggi UV, i pazienti dovrebbero essere consapevoli dei potenziali rischi a lungo termine, come il possibile aumento del rischio di danni cutanei e fotoinvecchiamento (molto rari ma comunque possibili).

La protezione a lungo termine della pelle e il monitoraggio continuo sono essenziali per garantire una buona prognosi nel corso del tempo.